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L'articolo è stato pubblicato sul numero 267 di Elettronica In del mese di Settembre 2022, scopriamo insieme la breakout board del sensore ADXL372, un sistema completo di misurazione dell'accelerazione a 3 assi che opera a livelli di potenza estremamente bassi.

Quando si ha la necessità di una interfaccia per interagire con l'ambiente e per trasformare una grandezza fisica in una digitale, la scelta della sensoristica a disposizione ormai è vasta, anche a seconda delle diverse applicazioni. Alcuni dei sensori comunemente utilizzati possono essere sensori di corrente, sensori di tensione, tachimetri, sensori di luce, fino ad arrivare a sensoristica più complessa come accelerometri, giroscopi o anche IMU (Inertial Measurement Unit - unità di misura inerziale), che ormali li si trova dappertutto. Questi non sono altro che piccoli sensori incredibilmente utili che vengono integrati sempre di più nei dispositivi elettronici che ci circondano, li troviamo nei telefoni cellulari, nei droni, robot di auto-bilanciamento, nei giocattoli, nei telecomandi delle console di gioco, tute “motion capture” e molto altro. 

Come suggerisce il nome, il sensore più completo in questo ambito è l’IMU, in grado di misurare i dati di orientamento e fornire una comprensione completa dell'accelerazione, velocità, posizione e orientamento di un dispositivo, tutto ciò grazie alla combinazione di tre tipologie di sensori, ovvero accelerometro, giroscopio e magnetometro. Gli accelerometri vengono utilizzati principalmente per misurare l'accelerazione e l'inclinazione, la loro scelta e il loro utilizzo non è per niente banale, infatti è importante considerare tutta una serie di dettagli che vedremo nell'articolo analizzando la breakout board ADXL372, reperibile sul sito di Futuranet.

Buona lettura!!

 

 

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Ottava e ultima puntata su rivista di una rassegna annuale che con l'amico e collega Marconatale Parise, che ci ha portato alla scoperta del mondo Micro:bit acquistabile direttamente dal sito di FuturanetL'articolo è stato pubblicato sul numero 267 di Elettronica In del mese di Settembre 2022

Terminiamo il progetto di domotica sviluppato con Micro:bit aggiungendo la temporizzazione avanzata e le sveglie.

La domotica tende a rendere intelligenti i dispositivi, gli impianti elettrici e i sistemi degli appartamenti e con questa rassegna di articoli poniamo al centro la scheda Micro:bit e la sua tecnologia evoluta per guidarvi nel controllare funzionalità domestiche attraverso la gestione di differenti tecnologie, dando la possibilità all’utente di un controllo semplice ed efficace del proprio sistema “home-made”. Tutte le funzionalità implementate nel sistema e affrontate negli articoli precedenti, sono man mano state aggiunte nell’applicazione presentata per essere in linea con la filosofia domotica e poterle gestire in modo centralizzato.

A questo punto introduciamo nel sistema la funzionalità della sveglia andando a complicare l’architettura e considerando due moduli aggiuntivi, ovvero il modulo RTC (Real Time Clock – orologio in tempo reale) e l’ESP8266. Ovviamente ci sono possibilità differenti (e anche semplificate) per implementare una funzionalità di questo tipo ma il tutto viene illustrato per scopo didattico e per mostrare come i vari moduli possano comunicare tra loro.

Vi aspettiamo in edicola!!

 

 

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Settima puntata su rivista di una rassegna annuale che con l'amico e collega Marconatale Parise, che ci ha portato alla scoperta del mondo Micro:bit acquistabile direttamente dal sito di FuturanetL'articolo è stato pubblicato sul numero 266 di Elettronica In del mese di Luglio/Agosto 2022

Aggiungiamo funzionalità al progetto di domotica sviluppato con Microbit e in questo appuntamento concentriamoci sulla gestione del confort.

Abbiamo analizzato negli articoli precedenti come la domotica non sia altro che lo studio e l’applicazione di tecnologie basate sull’ingegneria informatica/elettronica, che mirano alla realizzazione di dispositivi integrati in grado di automatizzare e facilitare varie operazioni solitamente svolte in una casa. Tutto ciò per ottimizzare i consumi e/o le funzionalità di un appartamento, l’automatizzazione di alcune attività o anche la gestione ad alto livello di sistemi che rendono l’utente finale capace di controllare diversi strumenti attraverso tecnologie dedicate; perciò la domotica raccoglie quell’insieme di automazioni e tecnologie domestiche, che puntano a migliorare l’abitabilità e la funzionalità delle nostre case. 

Com’è facile immaginare è orientata a rendere intelligenti i dispositivi, gli impianti elettrici e i sistemi degli appartamenti; proprio con questa ottica stiamo proponendo il presente sistema domotico con cuore la scheda Microbit e la sua tecnologia evoluta per guidarvi nel controllare funzionalità domestiche attraverso la gestione di differenti tecnologie, dando la possibilità all’utente di un controllo semplice ed efficace del tutto.

A questo punto continuiamo ad aggiungere funzionalità al sistema mettendo in pratica un’altra equivalenza come fatto per la gestione LED, ovvero aggiungiamo la gestione di una ventola per il ricircolo d’aria forzato nell’appartamento che può essere gestita manualmente o in automatico a seconda delle necessità dell’utente e di parametri ambientali come la temperatura e/o l’umidità. In aggiunta consideriamo anche la gestione di tapparelle/persiane utilizzando un motore stepper, per poi visualizzare le informazioni di tutto il sistema su un LCD.

Vi aspettiamo in edicola!!

 

 

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Sesta puntata su rivista di una rassegna annuale che con l'amico e collega Marconatale Parise, che ci ha portato alla scoperta del mondo Micro:bit acquistabile direttamente dal sito di FuturanetL'articolo è stato pubblicato sul numero 265 di Elettronica In del mese di Giugno 2022

Realizziamo l’applicazione con Android Studio, per la gestione e il controllo del sistema di domotica Microbit. 

Abbiamo introdotto nel precedente articolo il tema della domotica, in pieno sviluppo e fermento in questi ultimi anni, associata al crescente fenomeno “Internet of Things” (IoT) ovvero, l’Internet delle Cose, una rete che permette di instaurare una “connessione” tra gli oggetti d’uso quotidiano, permettendo la loro comunicazione e gestione. La domotica è l’esempio più attuale e calzante dell’IoT, infatti parlandone si pensa immediatamente a lampade controllate dallo smartphone oppure a sistemi di videosorveglianza, impianti di riscaldamento gestiti da remoto e così via. A oggi rappresenta vari processi e tecnologie tese a migliorare la qualità della vita nelle case e negli edifici, infatti grazie alla domotica si riescono a espandere le prestazioni ma anche le funzionalità degli impianti che compongono un’abitazione, andando ad ottimizzare i consumi mediante il risparmio energetico ma anche fornendo strumenti aggiuntivi per la sicurezza, le comunicazioni, il controllo e il comfort di un’abitazione. 

Se si pensa a un impianto “tradizionale”, esso può essere gestito mediante apparecchiature che sono incapaci di comunicare tra loro, basti pensare ad un comune interruttore che accende/spegne una lampadina alla sua pressione, mentre in un sistema domotico generalmente si ha un “punto di controllo” (come può essere un tablet, uno smartphone o altro) con il quale si gestiscono le varie funzionalità dei dispositivi connessi. Tuttavia per permettere una comunicazione con i dispositivi (o anche tra essi) è necessario utilizzare un protocollo di comunicazione specifico, cablato, wireless, o anche misto. Tutto ebbe inizio negli anni ‘70 con l’uscita del protocollo di comunicazione X10 su cablaggio, ma era affetto varie problematiche intrinseche, perciò si è dovuto attendere gli anni 2000 per una diffusione sostanziale della domotica, anni in cui le tecnologie innovative Zigbee e Z-Wave arrivarono sul mercato, unendo il cablaggio elettronico e i segnali wireless; successivamente si sono aggiunti svariati protocolli come gli attuali Ethernet, WiFi e Bluetooth. 

Oggigiorno i dispositivi utilizzati in quest’ambito possono avere a disposizione più di un protocollo, tuttavia il Bluetooth è di facile utilizzo e permette di avere elevate prestazioni ma anche bassi consumi, ecco perché lo abbiamo scelto per la nostra implementazione domotica, che ha necessità di un punto di controllo ovvero quanto proposto e sviluppato nel corrente articolo, lo “Smart Home Application”, un’applicazione installabile su smartphone che permette di centralizzare l’utilizzo delle funzionalità della casa domotica.

Buona lettura!!

 

 

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Quinta puntata su rivista di una rassegna annuale che con l'amico e collega Marconatale Parise, che ci ha portato alla scoperta del mondo Micro:bit acquistabile direttamente dal sito di FuturanetL'articolo è stato pubblicato sul numero 264 di Elettronica In del mese di Maggio 2022

Utilizziamo il Microbit per affrontare un “nuovo tema”, ovvero la domotica e come possiamo rendere le nostre case più intelligenti. 

Si sente sempre più parlare di smart home, smart cities e smart grid, tutto quello che serve per rendere intelligente un particolare settore, questo per varie finalità, come possono essere l’ottimizzazione di consumi e/o di funzionalità, l’automatizzazione di attività o anche la gestione ad alto livello di sistemi che rendono l’utente finale capace di controllare diversi strumenti attraverso tecnologie dedicate. In estrema sintesi la domotica è quella branca che grazie a un insieme di automazioni e tecnologie domestiche, punta a migliorare l’abitabilità e la funzionalità delle nostre case; l'etimologica della parola non è altro che l’unione del termine latino 'domus' (casa), con il suffisso greco 'ticos', che indica le particolari discipline di applicazione. In una connotazione più precisa, diciamo da manuale, non è altro che lo studio e l’applicazione di tecnologie basate sull’ingegneria informatica/elettronica, che mirano alla realizzazione di dispositivi integrati in grado di automatizzare e facilitare varie operazioni solitamente svolte in una casa.

Per approfondimenti, curiosità o informazioni aggiuntive, scrivete pure alla mail presente nei contatti.

 

 

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Quarta puntata su rivista di una rassegna annuale che con l'amico e collega Marconatale Parise, che ci ha portato alla scoperta del mondo Micro:bit acquistabile direttamente dal sito di FuturanetL'articolo è stato pubblicato sul numero 263 di Elettronica In del mese di Aprile 2022

Sfruttiamo l’elevata flessibilità hardware e software di questa scheda dalle piccole dimensioni ma dalle grandi potenzialità per realizzare un distributore di farmaci settimanale interconnesso. Nella vita di tutti i giorni, in cui siamo presi da impegni di vario genere, la tecnologia ci ha fornito validi strumenti per poter semplificare molte attività giornaliere, si pensi banalmente a quante applicazioni di questo tipo possano essere utilizzate all’interno di uno smartphone. Su questo filone, vi illustriamo la realizzazione di un distributore di farmaci settimanale, semplice da implementare grazie alle caratteristiche del Microbit e facile da utilizzare grazie all’interfaccia utente semplificata mediante display OLED (Organic Light Emitting Diode) sul dispositivo e comoda app per Android. Verranno illustrati tutti i vari passaggi implementativi, a partire dalla descrizione della componentistica hardware, per passare all’analisi software e scrittura del codice necessario per la realizzazione delle funzioni d’interesse e poi concludere con l’applicazione Android (che rendere il tutto il più flessibile e permette una configurazione totale del sistema).

Buona lettura!!

 

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Terza puntata su rivista di una rassegna annuale che con l'amico e collega Marconatale Parise, che ci ha portato alla scoperta del mondo Micro:bit acquistabile direttamente dal sito di FuturanetL'articolo è stato pubblicato sul numero 261 di Elettronica In del mese di Febbraio 2022

Dopo aver illustrato la “facilità” di implementazione del progetto “Plant Smat Monitor” per la realizzazione di un giardino digitale e interconnesso, del precedente articolo, utilizziamo il Microbit per realizzare un gioco semplice tuttavia sempre attuale, ovvero il gioco del Tris.

Per quanto oggi siamo letteralmente “bombardati” da ogni tipo di gioco, su qualsiasi tipologia di piattaforma, dalle console ai pc agli smartphone, in questo articolo abbiamo deciso di “riportare alla luce” e implementare su Microbit un gioco storico e uno dei passatempi più famosi al mondo ovvero il gioco del Tris. Un popolarissimo gioco carta e matita, o gessetto e lavagna o ancora meglio giocabile con un bastoncino sulla sabbia, per quanto fatto di poche regole facili, tuttavia dietro la sua apparente semplicità, nasconde tanti aspetti curiosi; ma andiamo per ordine e vediamone qualcuno insieme.

Il gioco del Tris è anche noto in Italia come crocetta e pallino, filetto, cerchi e croci, oppure con simboli del tipo OXO o XOXO che riprendono direttamente i simboli utilizzati nel gioco; considerando che è universale, in altre parti del mondo è noto con altri nomi, per esempio negli Stati Uniti si chiama tic-tac-toe (oppure tick-tat-toe e tit-tat-toe); in Inghilterra è “noughts and crosses” (zero e croci); in Francia si chiama Morpion (piattola); in Spagna ta-te-ti, tres en raya, gato, equis cero. Essendo un gioco storico le sue origini non sono però note con precisione, tuttavia alcune ricerche sostengono che giochi simili fossero già diffusi nell'antico Egitto e al tempo dei Romani in cui esisteva un gioco chiamato “terni lapilli” - utilizzato tra i soldati - in cui però, non venivano usati gli stessi simboli di oggi ovvero X e O. In questo articolo vediamo come realizzarlo mediante Microbit.

Per approfondimenti, curiosità o informazioni aggiuntive, scrivete pure alla mail presente nei contatti.

 

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Seconda puntata su rivista di una rassegna annuale che con l'amico e collega Marconatale Parise, che ci ha portato alla scoperta del mondo Micro:bit acquistabile direttamente dal sito di FuturanetL'articolo è stato pubblicato sul numero 260 di Elettronica In del mese di Dicembre/Gennaio 2021-22

Nel precedente articolo abbiamo introdotto le maggiori differenze tra versioni Microbit dal punto hardware e software, evidenziando l’evoluzione della versione 2, orientata sempre più ad un mondo caratterizzato da dispositivi interconnessi tra di loro. Grazie alla sua flessibilità e potenza permette una vasta gamma di applicazioni, in questo secondo appuntamento realizziamo un sistema intelligente per la gestione dell’irrigazione delle piante, portabile ed interconnesso. 

In un mondo in completa evoluzione, in cui si fa sempre più attenzione al futuro del pianeta, si mixano tecnologie come l’IoT e l’intelligenza artificiale per cercare di ottimizzare i consumi di acqua a 360 gradi, si sviluppano sistemi per tracciare da vicino il modo in cui le piante rispondono a stress come lesioni, infezioni e danni alla luce, utilizzando sensori realizzati con nanotubi di carbonio, o ancor più in generale i governi e le aziende abbracciano obiettivi  comuni di sostenibilità globale, ci sentiamo di dare il nostro piccolo contributo, proponendo un sistema di monitoraggio intelligente delle piante (per comodità di seguito utilizzeremo l’acronimo PSM dall’inglese Plant Smart Monitor – Monitoraggio Intelligente della Pianta) per fornire la possibilità all’utente di monitorare l’habitat della pianta in ambito domestico/lavorativo e permettergli una gestione automatica o manuale del sistema d’irrigazione.

Per approfondimenti, curiosità o informazioni aggiuntive, scrivete pure alla mail presente nei contatti.

 

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Prima puntata su rivista di una rassegna annuale che con l'amico e collega Marconatale Parise, che ci ha portato alla scoperta del mondo Micro:bit acquistabile direttamente dal sito di Futuranet.

In questa puntata introduttiva iniziamo a parlare di Micro:bit (o anche per semplicità Microbit) affrontando le differenze tra i vari rilasci della scheda e alcune delle modalità di programmazione offerte, affrontando un esempio pratico per comprenderne maggiormente la sua flessibilità e potenza. L'articolo è stato pubblicato sul numero 259 di Elettronica In del mese di Novembre 2021

Ideato da BBC (British Broadcasting Corporation, ovvero l’emittente britannica) è nato in principio come metodo facile ed economico per avviare giovani studenti del Regno Unito allo studio dell’Informatica ma a oggi gli utilizzi che se ne possono fare, sono i più disparati. La sua distribuzione iniziò nel 2016, come regalo per tutti gli studenti dell’Inghilterra e successivamente nel 2017 la scheda fu resa disponibile per la vendita in altre nazioni dell’Unione Europea, per poi dilagare rapidamente anche in altri Paesi. 

Questo dispositivo grande quanto il palmo di una mano (appena 4 x 5 centimetri) racchiude in sé un ritrovato tecnologico che altre schede concorrenti non possono vantare; se a questo si aggiunge un costo di qualche decina di euro, il risultato è imparagonabile. Come si evidenzia nell'articolo, in estrema sintesi la scheda è basata su un microcontrollore Nordic in tecnologia ARM (Advanced RISC Machine) Cortex M a 32 bit, corredata di varie periferiche ingresso/uscita, Bluetooth, sensoristica, LED, pulsanti, touch, speaker e molto altro, per renderla usabile e scalabile per un numero elevato di applicazioni.

Buona lettura!!

 

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Ultima puntata su rivista del corso che ci ha portato alla scoperta del nuovo ambiente di sviluppo integrato prodotto e distribuito da Microchip Technology, MPLab X che soppianta il vecchio MPLab IDE.

La Nona puntata viene pubblicata sul numero 198 di Elettronica In del mese di Settembre 2015. Con la scorsa puntata abbiamo concluso il nostro viaggio alla scoperta di MPLab X, analizzato un altro potente e complesso stack open source di Microchip, lo stack TCP/IP, e presentato un esempio pratico di un semplice web server embedded.

Come ormai noto, una scheda di sviluppo di un microcontrollore, identificata anche come “evaluation board” o “demo board”, è un circuito stampato che ospita un particolare microcontrollore e la logica di supporto necessaria per consentire a un utente di poter scoprire le sue funzionalità e imparare a programmarlo. Perciò la ragione principale per l'esistenza di una scheda di sviluppo è esclusivamente quella di fornire un sistema per imparare a usare un nuovo microcontrollore e non per l'intrattenimento, infatti contiene poco o nessun hardware dedicato come interfaccia utente e tutto il superfluo viene eliminato, anche per contenere i costi.

In questa ultima puntata focalizziamo la nostra attenzione sulla DemoboardPIC32, una evaluation board, progettata e realizzata appositamente per questo corso. Integra tutte le varie periferiche presentate durante il corso e ne aggiunge delle altre, per dare la possibilità all’utente finale di poter realizzare le applicazioni più disparate, costruendole attorno ai PIC32.

Dopo l'uscita di quest'ultima puntata, l'intero corso presentato sarà disponibile sul sito di Elettronica In come download gratuito, previa registrazione. Buona lettura!!

 

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Questo mese in edicola continuiamo la scoperta del nuovo ambiente di sviluppo integrato prodotto e distribuito da Microchip Technology, MPLab X che soppianta il vecchio MPLab IDE. L'ottava puntata viene pubblicata sul numero 197 di Elettronica In del mese di Luglio/Agosto 2015.

Nelle ultime due puntate abbiamo spostato la nostra attenzione sugli stack open source forniti a supporto degli sviluppatori che intendono sviluppare applicazioni con PIC32 e con la toolchain di sviluppo open source di Microchip. In particolare abbiamo dapprima analizzato lo stack USB, che si compone di una parte device e di una parte host. In questa ottava puntata analizziamo un altro potente e complesso stack open source di Microchip: lo stack TCP/IP. Come esempio pratico realizzeremo un semplice web server embedded. Nel pacchetto Microchip Libraries for Applications (MLA) insieme allo stack USB già utilizzato e ad altri stack e librerie non trattate in questo corso, viene fornito un completo stack TCP/IP integrabile in progetti che fanno uso di microcontrollori Microchip (PIC18, PIC24/dsPIC e PIC32). Lo stack supporta diverse configurazioni hardware, permettendo di utilizzare sia i moduli interni presenti su PIC18 e PIC32, come anche i controller esterni ENC28J60 (10Base-T) ed ENC624J600 (10/100Base-T).

Seguiteci in questa nuova e sorprendente puntata.

 

Riguardo l'autore

Ing. Vincenzo GERMANO

Credo fermamente che il miglioramento continuo, la condivisione della conoscenza e il confronto costante siano degli elementi fondamentali per la crescita di ogni individuo. Ad meliora et maiora semper!!

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