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Questo mese in edicola continuiamo la scoperta del nuovo ambiente di sviluppo integrato prodotto e distribuito da Microchip Technology, MPLab X che soppianta il vecchio MPLab IDE. La settima puntata viene pubblicata sul numero 196 di Elettronica In del mese di Giugno 2015.

Abbiamo analizzato con la precedente puntata un argomento molto rilevante che riguarda una tra le più comuni e utilizzate periferiche: l’USB Device; approfondendo come realizzare una applicazione USB device su PIC32. Per fare tutto ciò ci siamo serviti dello stack USB open source di Microchip e dello scheduler introdotto nella puntata cinque. In questa settima puntata ripercorriamo gli stessi passi della precedente ma utilizzando lo stack USB Host. L’applicazione di esempio che andremo a realizzare ci permetterà di loggare su una comune chiavetta USB la tensione letta su un canale analogico collegato a un potenziometro. Buona divertimento e buona lettura!!!

 

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Anche questo mese in edicola continuiamo la scoperta del nuovo ambiente di sviluppo integrato prodotto e distribuito da Microchip Technology, MPLab X che soppianta il vecchio MPLab IDE. La sesta puntata viene pubblicata sul numero 195 di Elettronica In del mese di Maggio 2015.

Abbiamo analizzato con la precedente puntata un argomento molto complesso rapportato a quanto fatto fin qui, introducendo la programmazione embedded e focalizzando la nostra attenzione sull’embedded multitasking. Nel corso della puntata è stata presentata una soluzione architetturale che soddisfa tale requisito e che verrà utilizzata per tutto il resto del corso. A questo punto abbiamo tutti gli strumenti e gli elementi per poter passare alla trattazione/analisi di una delle più comuni e utilizzate periferiche: l’USB Device. Come definizione generale possiamo dire che lo standard di comunicazione seriale USB (Universal Serial Bus), consente di collegare diverse periferiche a un computer e venne progettato per permettere a più periferiche di essere connesse usando una sola interfaccia standardizzata, un solo tipo di connettore, ma anche per migliorare la funzionalità “plug and play” consentendo di collegare/scollegare i dispositivi senza dover necessariamente riavviare il computer. Buona lettura!!!

 

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Questo mese in edicola continuiamo la scoperta del nuovo ambiente di sviluppo integrato prodotto e distribuito da Microchip Technology, MPLab X che soppianta il vecchio MPLab IDE. La quinta puntata viene pubblicata sul numero 194 di Elettronica In del mese di Aprile 2015.

Come già ampiamente discusso, nelle precedenti puntate abbiamo introdotto i microcontrollori PIC32 prodotti della Microchip technology e il relativo ambiente di sviluppo MPLab X, analizzando alcune delle più importanti periferiche di questi dispositivi, come ad esempio i timers, gli interrupt, le periferiche analogiche e le periferiche di comunicazione. In questa puntata facciamo un passo in avanti e trattiamo un argomento decisamente più complesso di quelli affrontati in passato, cominciando a introdurre la programmazione embedded e focalizzando la nostra attenzione sull’embedded multitasking. Nel corso della puntata sarà presentata una soluzione architetturale che soddisfa questo requisito e che utilizzeremo per tutto il resto del corso. Buona lettura!!!

 

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Questo mese in edicola continuiamo la scoperta del nuovo ambiente di sviluppo integrato prodotto e distribuito da Microchip Technology, MPLab X che soppianta il vecchio MPLab IDE. La quarta puntata viene pubblicata sul numero 193 di Elettronica In del mese di Marzo 2015.

Nella puntata precedente abbiamo focalizziamo la nostra attenzione su varie periferiche di base dei microcontrollori PIC32, da quelle che ci servono per la generazione del PWM (Pulse Width Modulation), alla periferica ADC (Analog to Digital Converter) per l'acquisizione di segnali. Nelle varie applicazioni embedded esistono delle varianti che sono caratteristiche dell’applicazione stessa come può essere un algoritmo particolare o un particolare tipo di sensore o attuatore caratteristico dell’applicazione, ma ci sono anche diversi aspetti ricorrenti, in maniera da renderne più semplice l’utilizzo nelle applicazioni. In questo secondo gruppo rientrano certamente le varie periferiche di comunicazione che sono utilizzate dalle unità intelligenti per comunicare e scambiare reciprocamente dati. In questa puntata ci occuperemo delle periferiche di comunicazione di basso livello, come SPI, I2C e UART, che possiamo comunemente trovare già implementate in hardware sui microcontrollori. Le nozioni trattate nel corso di questa e delle prossime puntate verranno applicate in modo pratico mediante l'utilizzo di una “demo board” pensata, progettata e realizzata appositamente per questo corso, la DemoboardPIC32.

 

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Questo mese in edicola continuiamo la scoperta del nuovo ambiente di sviluppo integrato prodotto e distribuito da Microchip Technology, MPLab X che soppianta il vecchio MPLab IDE. La terza puntata viene pubblicata sul numero 192 di Elettronica In del mese di Febbraio 2015.

Nella puntata precedente abbiamo approfondito la nostra conoscenza riguardo i microcontrollori PIC32 della Microchip e alcune periferiche di base, i Timers e gli Interrupts. Ne abbiamo analizzato e compreso le loro caratteristiche maggiori e messe in pratica mediante esempi pratici, grazie all'utilizzo del software MPLab X. In questa terza puntata focalizziamo la nostra attenzione su altre periferiche di base di tali microcontrollori, da quelle che ci servono per la generazione del PWM (Pulse Width Modulation), alla periferica ADC (Analog to Digital Converter) per l'acquisizione di segnali. Le nozioni trattate nel corso di questa e delle prossime puntate verranno applicate in modo pratico mediante l'utilizzo di una “demo board” pensata, progettata e realizzata appositamente per questo corso, la DemoboardPIC32.

 

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Procediamo alla scoperta di MPLab X, il nuovo ambiente di sviluppo integrato prodotto e distribuito da Microchip Technology, che soppianta il vecchio MPLab IDE, con la seconda puntata pubblicata sul doppio numero 191 di Elettronica In del mese di Dicembre/Gennaio 2015.

Dopo aver introdotto MPLab X, il nuovo ambiente di sviluppo lanciato dalla Microchip per lo sviluppo di applicazioni emebedded sulle sua piattaforme a 8, 16 e 32-bit e basato sull’IDE cross-platform ufficiale di Oracle Netbeans, in questa seconda puntata iniziamo anche a conoscere i microcontrollori PIC32, i primi dispositivi a 32-bit prodotti da Microchip. Verranno anche affrontati e approfonditi gli argomenti riguardo alle periferiche dei Timers e Interrupts, presentando alcuni esempi esplicativi del loro utilizzo. Vi auguro una buona lettura.

 

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Dopo la chiusura del corso Kicad con l'ultima puntata di Ottobre, inizia un nuovo corso sul numero 190 di Elettronica In del mese di Novembre 2014. In questo corso tratteremo lo sviluppo software mediante l'IDE MPLab X della Microchip.

La prima puntata del corso è già disponibile in edicola, in cui iniziamo il nostro viaggio alla scoperta di MPLab X, il nuovo ambiente di sviluppo (IDE - Integrated Development Enviroment) della Microchip Technology, che sostituisce il "vecchio" MPLab. In questa puntata vene analizzata la toolchain dell'ambiente e vengono illustrati i vari passi per poterlo scaricare e installare. In più è presentata la famiglia dei microcontrollori PIC32, i primi dispositivi a 32-bit prodotti da Microchip, che sono stati selezionati come hardware di riferimento di tutto il corso. Mi auguro che anche questo corso sia di vostro interesse e gradimento....buona lettura a tutti!!!

 

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Ormai siamo giunti al termine del corso Kicad, infatti sul numero 189 di Elettronica In del mese di Ottobre 2014 è stata pubblicata la Sesta puntata (e ultima) del corso di KiCad. In questa sesta puntata concludiamo l'analisi del tool Pcbnew, della suite Kicad, terminiamo il progetto pratico della Demoboard con PIC18 e infine analizziamo tutti i dettagli per la generazione dei file necessari alla realizzazione fisica del nostro PCB, i file Gerber.

Per chi fosse interessato "Elettronica In" mette a disposizione di tutti il download gratuito dell'intero corso previa registrazione gratuita al sito. Mi auguro che il corso sia stato di vostro gradimento/interesse.....e per qualsiasi informazione/chiarimento non esitate nel contattarmi.

Buona lettura a tutti!!!

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Siamo giunti quasi al termine del corso Kicad, sul numero 188 di Elettronica In del mese di Settembre 2014 è stata pubblicata la quinta puntata del corso di Kicad. In questa quinta puntata continuiamo l’analisi del tool Pcbnew, della suite Kicad, approfondendo gli argomenti relativi alla gestione delle librerie, alla realizzazione dei piani di massa e all’uso dell’editor di footprint integrato in Pcbnew. In più, si proseguirà lo sviluppo del progetto pratico, entrando nel pieno della fase di layout della scheda elettronica.

Come già analizzato nelle puntate precedenti una delle fasi critiche nello sviluppo di una scheda elettronica è la realizzazione del layout del circuito stampato, processo che a volte viene definito anche “sbroglio” della scheda. L’output finale di questa fase è la realizzazione dei file “gerber” che vengono poi utilizzati per la realizzazione fisica dal PCB. All’interno della suite Kicad il tool utilizzato per la realizzazione dei layout è Pcbnew. Questo potente strumento integra al suo interno: un editor per il layout, un editor per i footprint, un visualizzatore 3d e un tracciatore per la generazione dei file di output. Si tratta quindi di uno strumento molto completo, che viene utilizzato per tutta la fase di sbroglio della scheda elettronica, fino alla realizzazione dei file gerber. 

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Sul numero 187 di Elettronica In del mese di Luglio/Agosto 2014 è stata pubblicata la quarta puntata del corso di KiCad. In questa quarta puntata approfondiamo le nostre conoscenze nell’uso di Cvpcb associando i componenti della demoboard sviluppata precedentemente e introduciamo un altro tool della suite Kicad, il Pcbnew, che costituisce l’interfaccia per la creazione dei layout, permettendo così la realizzazione fisica della scheda. Generalmente una delle fasi critiche nello sviluppo di una scheda elettronica è la realizzazione del layout del circuito stampato, processo che a volte viene definito anche “sbroglio” della scheda. L’output finale di questa fase è la realizzazione dei file “gerber” che vengono poi utilizzati per la realizzazione fisica dal PCB.

All’interno della suite Kicad il tool utilizzato per la realizzazione dei layout è Pcbnew. Questo potente strumento integra al suo interno: un editor per il layout, un editor per i footprint, un visualizzatore 3d e un tracciatore per la generazione dei file di output. Si tratta quindi di uno strumento molto completo, che viene utilizzato per tutta la fase di sbroglio della scheda elettronica, fino alla realizzazione dei fiel gerber.

 

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Sul numero 186 di Elettronica In del mese di Maggio/Giugno 2014 è stata pubblicata la terza puntata del corso di KiCad. In questa terza puntata continuiamo il nostro viaggio alla scoperta di questo CAD approfondendo le nostre conoscenze su Eeschema e introducendo l’uso di un altro componente fondamentale nella progettazione elettronica mediante KiCad, Cvpcb. Le connessioni all’interno di uno schema elettrico possono essere anche molto intricate e di difficile lettura, per questo motivo molti EDAS mettono a disposizione degli strumenti per “semplificare” la gestione delle connessioni, uno dei quali è costituito dalle “etichette”. Eeschema dispone di diversi tipi di etichette, da quelle locali a quelle gerarchiche per una migliore gestione globale del progetto. Questa e altre funzionalità di Eeschema vengono approfondite.

Dopo aver analizzato le ultime nozioni di base per la realizzazione di schematici, nell'articolo viene affrontato il passo successivo, ossia la generazione della netlist e l'associazione del componente al modulo. Infine, con le nuove conoscenze acquisite viene completato il progetto pratico degli schematici relativi la board con PIC18 iniziato nella puntata precedente e viene generato mediante il tracciatore di Eeschema un file in formato "pdf" per una più facile gestione/diffusione del progetto.

 

Riguardo l'autore

Ing. Vincenzo GERMANO

Credo fermamente che il miglioramento continuo, la condivisione della conoscenza e il confronto costante siano degli elementi fondamentali per la crescita di ogni individuo. Ad meliora et maiora semper!!

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